B come bruxismo

Si parla di bruxismo quando le persone serrano i denti, spesso inconsciamente, solitamente di notte (ma vi assicuro anche di giorno) e alla lunga compaiono dolore muscolare e schiocchi articolari, oltre a usura dei denti.

Il bruxismo è un fenomeno in netto aumento tra la popolazione.

Lo definirei il problema odontoiatrico del momento.
Esso determina lo sfregamento dei denti superiori e inferiori che alla lunga porta al consumo delle loro superfici masticanti, riducendo la quantità di smalto ed esponendo la dentina sottostante.
Se non si interviene per tempo, dunque, non solo si rischia di avere problemi di estetica del sorriso perché i denti si accorciano, ma l’esposizione della dentina potrebbe comportare un aumento della sensibilità. Se l’usura dentale è avanzata si rischiano anche fratture delle pareti dentali oltre a infiammazioni irreversibili della polpa dentale.
Se il problema non viene risolto insorgono anche problemi alla muscolatura masticatoria che può risultare contratta e dolente.
Una soluzione temporanea che spesso viene proposta dai dentisti è l’utilizzo di una placca occlusale (bite), un dispositivo simile a una mascherina, da usare soprattutto di notte per limitare l’usura dentale. I pazienti ne trovano giovamento perché la contrattura muscolare si riduce e cessa l’usura dei denti. Il bite è un dispositivo medico che assume una infinità di nomi diversi (bite muscolare, placca di svincolo, placca di Michigan). Negli ultimi anni anche nelle farmacie si trovano da buttare nell’acqua bollente come gli spaghetti; peccato che questo accrocchio così venduto, morbido e non personalizzato, non svolga il compito che dovrebbe.
Meglio chiedere al vostro dentista.
Vi aiuterà.